energia straordinaria: la rabbia
tutti noi, naturalmente e sin da
piccoli, ci diamo un gran da fare per appagare i nostri bisogni e quando
incontriamo un impedimento ci ‘arrabbiamo’, attivando (chimicamente) lo stato
di allerta: il cuore batte più forte ed ecco disponibile una quantità di super-energia
per risolvere l’inconveniente e procedere verso la nostra soddisfazione.
il bambino che cresce sfruttando la
rabbia nella ricerca delle proprie soluzioni, da adulto saprà cavarsela e avrà
una buona stima di sé.
diversi i casi in cui l’adulto
preposto alla cura del bambino disapprovi la magnifica super-energia
(magari perché incapace di gestirla e educarla) o, peggio, l'adulto sia un
esempio di rabbia aggressiva e violenta.
il bambino che NON può utilizzare
la sua rabbia, deve rinunciare a superare l'ostacolo che lo separa dalla
soddisfazione, registrando nella memoria l'esperienza fallimentare delle
proprie capacità.
comincia a formarsi una piccola
frattura tra l’emozione percepita e ciò che è ‘permesso’ riconoscere ed
esprimere: un lento e graduale allontanamento da se stesso.
la rabbia, ovviamente, continua ad
esistere senza nome, senza luce, senza confidenza e, repressa negli anni,
diventa una furia fuori controllo.
essendo una super-energia
è incontenibile, scoppia da un momento all’altro, in modo inadeguato, con
persone che non possono capire… è così che da alleata si trasforma in violenta
e distruttiva, nelle sue molteplici forme che vanno dal senso di inferiorità
alla depressione, dal falso compiacimento al sabotaggio…
un primo, umile passo per
ristabilire un’auspicata sinergia tra sé e la propria rabbia è
cercarla, nominarla, restituirle la dignità che merita di energia
straordinaria.
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