azione!
azione con curiosità!
curiosità in azione:
alzarsi dalla sedia, dalla poltrona, dal divano e spalancare le finestre per
fare entrare l’aria che arriva dall’oriente, dall’africa o dall’atlantico, dal
baltico e dall’ovunque su questa terra. con rumori, suoni e voci che ci raccontano
dove, cosa stiamo vivendo.
parcheggiare. scendere
dalla macchina per andare a vedere cosa c’è fuori. fuori dal flusso del
traffico dei nostri pensieri. scoprire cosa sta
accadendo al di là dalle nostre teste, dai nostri concetti e preconcetti.
andare a percepire:
osservando, ascoltando, toccando, annusando, assaporando.
e testare –tastando- cosa
ci piace davvero e cosa, una volta per tutte, non ci aggrada affatto e
chiuderla lì davvero, una volta per tutte e finalmente.
per liberare il passo al
progresso di ciò che ci attende da tempo: tutto il tempo che abbiamo passato
fermi al semaforo rosso dei nostri ‘non ora’, ‘non posso’, ‘che bello sarebbe’.
tempo atteso e trafficato di pensieri vaganti in un vuoto di senso.
curiosità!
curiosità con
disorientamento di chi non sa niente, perché ciò che sappiamo appartiene ad un
passato che non tornerà più. e di ciò che verrà siamo talmente ignoranti! e
siamo talmente ignoranti di noi se non usciamo da noi stessi per incontrare quel
futuro ancora non vissuto, pieno di altri, di altro e di un senso profondo
trovato in fondo al primo passo nel ‘poi’, che è anche l’ultimo di tutto quello che ci ha portati lì dove ci troviamo.
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