il disorientamento
il moto continuo che l’esser
vivi implica (costantemente si ristabiliscono equilibri chimici necessari,
anche riposando), produce inevitabili cambiamenti che trasformano i nostri
corpi, le nostre vite.
lo spirito col quale il
cambiamento viene affrontato, differenzia la sopravvivenza passiva, anonima,
indifferente, da una vita impegnata, interessante, e degna di essere firmata
come il proprio capolavoro.
il passaggio che
il cambiamento comporta, ovvero la transizione da un prima, noto, familiare,
‘comodo’, a un dopo, incerto, sconosciuto e impegnativo, è il punto di svolta;
il momento chiave in cui si è chiamati a scegliere se essere ‘vittime’ di ciò
che sta avvenendo, fare un passo indietro e fermarsi, stringersi, adattarsi...
o essere eroi, protagonisti avventurosi, rispondendo all’opportunità di
misurarsi con ciò che arriva e ispirandosi alle proprie passioni, avventurarsi
nel mistero.
è la bacchetta magica che
si agita in aria aprendo un varco alla possibilità di investire i propri
talenti mutando la circostanza da fatalità subita, estranea alla nostra volontà
e al nostro coinvolgimento, a partecipazione attiva, curiosa, interessata,
sviluppando potenzialità e abilità, arricchendo d’esperienza e risultati il
bagaglio sperimentale.
normalmente in questa
fase ci si sente confusi e disorientati e si tende spesso a resistere, o
piegarsi, o addirittura negare ciò che sta avvenendo, per la paura di perdere
ciò che si ha, piacevole o spiacevole, che sia.
il disorientamento
che il passaggio genera, può inibire la volontà di cogliere quest’opportunità
di crescita, perchè è un sentimento spesso interpretato come negativo.
se si digita la parola disorientamento
su google, le prime due pagine che compaiono sono wikipedia e treccani, che
trattano di psichiatria e patologia.
seguono poi pagine tipo:
alzheimer italia, neurologia pazienti.it, fobia sociale…
quindi, se non si ha
dimestichezza con questo sentimento, google fornisce qualche utile
informazione: nella nostra cultura, disorientamento è -prima di tutto- sinonimo
di disturbo, malattia, demenza.
così, la turbolenza
emotiva dell’eroe visionario che lascia il porto, rispondendo al richiamo dello
spirito libero assetato d’avventura, alla scoperta dell’ignoto, viene
tristemente ridotto a malattia: trattato, sedato, ‘tranquillizzato’ . quale
sacrificio!
su questo terreno, come
si possono coltivare genio, curiosità, intraprendenza?
disorientarsi è l’unica
via per riaccedere a terreni fertili della propria energia, per rientrare in
contatto con il proprio spirito essenziale, la parte più autentica, originale
che ogni essere incarna.
è importante
auto-educarsi a varcare la soglia dell’incertezza, anticipatrice di
trasformazione, naturale, ricorrente, indice di cambiamento, sia indotta da
eventi esterni, sia causata da un bisogno nascente di ‘ristrutturare’ la routine
nella quale si vive.
non è proprio disorientamento
ciò che ognuno ha provato nei momenti più significativi della propria vita, fin
dai primi passi…?
tutti i bambini,
imparando a camminare, vivono con sconcerto i primi tentativi.
l’equilibrio da fermi è
ancora incerto ma già un piedino spinge, e l’altro avanza cercando aderenza.
per un momento si sentono nel nulla e…
patapònf! si accasciano a
terra con un’espressione di sorpresa: non è proprio chiaro cosa sia andato
storto, ma non resta che rifarlo!
un attimo dopo,
concentrati e storditi si tirano su, e pieni di fiducia riproducono
l’esperimento.
la vita cambia.
continuamente. che lo si desideri o meno.
scegliere di partecipare,
con paura e audacia, incertezza e curiosità, provando, scegliendo, perdendo
l’appoggio e l’equilibrio, trasforma un flaccido sopravvisuto in un audace
esploratore esistenziale.
Sono colpita dal fatto che si releghi il disorientamento alla malattia, è vero, ed è incredibile. Siamo convinti di avere delle basi granitiche, ma mica è così.
RispondiEliminaciao rosa, benvenuta.
RispondiEliminasottolinei 2 temi che condizionano fortemente la vita di ogni essere umano: le convinzioni e il bisogno di sicurezza.
verranno approfonditi in prossimi post.
grazie.